Ebbene sì! La buona notizia è che ernie e protrusioni possono rientrare.
Innanzitutto spieghiamo in modo semplice e veloce cosa sono e come avvengono.
La nostra colonna vertebrale è formata da 33/34 vertebre divise tra loro da un disco fibro cartilagineo, una sorta di ammortizzatore, formato da un anello esterno (anulus) e da una parte interna (nucleo polposo) contenente prevalentemente acqua. Il liquido si sposta da una parte all’altra del disco, a seconda dei movimenti che facciamo. Se la colonna si flette, il liquido viene spostato verso la parte posteriore, mentre se si estende, il liquido si sposta verso la parte anteriore.
E’ formata, inoltre, da 4 curve: 2 lordosi (cervicale e lombare) e 2 cifosi (dorsale e sacrale). Il nostro interesse nello specifico è rivolto alla zona lombare, su cui si concentra maggiormente il carico a cui sottoponiamo la nostra schiena, unitamente alla forza applicata dalla gravità.
Ma quali sono le cause di protrusioni ed ernie? Quando non ci sono problemi strutturali, congeniti o dovuti a traumi, questa è sicuramente la più diffusa.
La curva lombare è una lordosi, ma le lunghe posture in piedi o seduti ci costringono purtroppo molto spesso a una vera e propria inversione. Ed ecco che il liquido viene eccessivamente spinto verso l’esterno, a danno della zona prevalentemente tra la quarta e quinta vertebra. Per non parlare di quando solleviamo erroneamente dei pesi, senza adottare dei semplici accorgimenti per evitare di caricare eccessivamente la nostra povera e maltrattata schiena!!!
Tutto questo porta il liquido a spingere contro la parete del disco intervertebrale, in prossimità del legamento longitudinale e dei nervi spinali. Quando il liquido non fuoriesce dall’anulus si parla di protrusione. Quando, invece, fuoriesce, si parla di ernia. Ovviamente, anche la curva cervicale è una lordosi e, sempre per le cattive posture, può andare incontro a protrusioni o ernie.
Un programma di esercizi mirati, che sfruttino anche la forza di gravità, unitamente a impegno e costanza, possono cambiare la situazione e riportare il liquido all’interno del disco intervertebrale! Si tratta di esercizi attivi, ovvero svolti direttamente dalla persona interessata, senza manipolazioni esterne. La consapevolezza del nostro corpo di ciò che stiamo facendo e la tipologia di esercizio svolto sono il metodo migliore per risolvere queste problematiche.