L’applicazione di un massaggio energetico, gradualmente amplificato, sul ventre muscolare, porterà al rilassamento del muscolo, alla circolazione sanguigna verso cute e muscoli, alla riduzione dell’attività parasimpatica e al rilascio di endorfine, con riduzione dell’eccitabilità neuromuscolare e degli gli spasmi muscolari.
La digitopressione sostenuta dei punti dolenti del muscolo teso può essere definita anche “microstretching” perché va a distendere una parte del muscolo, quella contratta, a differenza del “macrostretching” che invece allunga l’intero muscolo, mediante gli esercizi tradizionali di stretching.
Il dolore provocato dalla digitopressione di questi punti può essere elevato, ma è necessario comprendere che il dolore creato dalla compressione è benefico. Sono impulsi elettrici di modesta entità terapeutici, perché interrompono il feedback continuo prodotto dai noduli tesi, attraverso la pressione che crea immediatamente un flusso di endorfine antidolorifiche ed elimina le rigidità muscolari.
Pur considerando che il contatto diretto con la pelle è sempre preferibile, le tecniche di massaggio energetico hanno il vantaggio di poter essere applicate anche in presenza di abbigliamento leggero.
Un trattamento energetico, proprio per le sue specifiche caratteristiche, considera l’insieme della persona e quindi, tranne quando si tratta di una stimolazione di soli punti a integrazione di altre tecniche di massaggio, difficilmente può durare meno di 50 minuti.